"AmiciDiMariaelena" ha lo scopo di cercare di ridare un'opportunità per una vita dignitosa a coloro a cui è stata negata perché affetti da EHS e MCS. Gli amici di Mariaelena si impegnano a raccogliere fondi per aiutare un malato sostenendolo economicamente nei suoi passi, dal cercare la casa, al contribuire all'acquisto o all'affitto, al trasferimento. In futuro confidiamo di realizzare di una struttura, un piccolo nucleo formato da poche casette isolate, che possano accogliere quei malati ambientali che si trovino in condizioni di salute particolarmente grave, dove possano ristabilirsi, avere di nuovo una vita dignitosa e magari per poter ricominciare a lavorare e ad essere utili per gli altri.
Se sono celiaco eviterò di mangiare glutine, se sono una persona allergica al polline starò lontano dai prati in fiore, se sono allergico alle punture delle api non farò l'apicoltore, e così via. In ogni caso potrò sempre prendermi un antistaminico o adottare dei comportamenti che possano limitare al minimo i rischi di una reazione allergica. Quando però si parla di elettrosensibilità (ipersensibilità ai campi elettromagnetici) bisogna tener ben presente che non esistono cure risolutive e che i protocolli sanitari internazionali suggeriscono quale unico approccio terapeutico l’evitamento di quegli agenti che scatenano i disturbi. Ma dove va a vivere uno che è "allergico" ai campi elettromagnetici? Ormai ovunque ci sono dispositivi wireless connessi tra loro attraverso una rete globale fatta di antenne che sparano microonde in multi frequenza in ogni direzione, anche attraverso muri e palazzi, capaci di raggiungere anche i luoghi più ameni. Un malato di EHS non ha il diritto di proteggersi nemmeno se si rifugia in casa propria. Così è stabilito per legge! Con questa consapevolezza restava una sola scelta: individuare un luogo ancora sano sarebbe stata la nostra missione, unica possibilità di vita per una malato grave come Mariaelena. E il tempo non gioca a nostro favore. Grazie allo sviluppo tecnologico i luoghi ancora incontaminati saranno sempre più rari. La nostra ricerca è iniziata quindici anni fa. Mano a mano che facevamo i nostri sopralluoghi, che acquistavamo nuova strumentazione sempre più specifica, che acquisivamo nuove competenze, che capivamo meglio ciò di cui c'era bisogno, vedevamo allungarsi considerevolmente l'elenco delle caratteristiche di cui tenere conto. Un luogo sano, oltre che essere soleggiato, deve essere privo di inquinamento elettromagnetico e chimico. Questo significa che non ci debba essere segnale per il cellulare (con nessun operatore), niente ponti radio o tv, e che non ci debbano essere case nei dintorni per evitare il rischio che i vicini possano attivare una rete WiFi o un cordless. Inoltre non ci devono essere discariche o fabbriche nelle vicinanze e colture tradizionali a causa dei trattamenti chimici che si usano in agricoltura.
Per realizzare il nostro progetto abbiamo finalmente individuato un luogo che ha caratteristiche uniche. Ci abbiamo messo 15 anni! La zona è ancora incontaminata, riparata, soleggiata e non trafficata, i centri abitati sono lontani, non ci sono colture tradizionali nelle vicinanze dove vengano usati trattamenti chimici. Inoltre i valori di inquinamento elettromagnetico sono pressoché nulli. Il primo passo sarà quello di raccogliere i fondi per realizzare una piccola casa idonea a ospitare i malati ambientali, costruita con materiali sani e privi di sostanze chimiche tossiche. Quando sarà realizzata, il passo successivo sarà organizzare un viaggio protetto che possa consentire a Mariaelena di raggiungere questo luogo. Una persona affetta in modo grave da ipersensibilità elettromagnetica e da sensibilità chimica multipla non è in grado di viaggiare con i mezzi convenzionali.
Rinascere significa ripartire dalle cose semplici, dalla cura di noi stessi, dalle abitudini e pratiche sane e dalla coltivazione di un piccolo orto con l'obiettivo di ristabilirci poco alla volta, ritrovando la salute per cercare di essere autonomi. Questo è ciò che vorremmo realizzare.
Assieme ai nostri familiari, agli amici e alle persone vicine con cui condividiamo passioni, necessità e bisogni, possiamo aiutarci e aiutare, dando voce ai nostri talenti. Vorremmo coinvolgere gli enti locali e le piccole aziende per cercare di avere un sostegno stabile, una collaborazione attiva che possa durare nel tempo per garantire a questo luogo di mantenersi sano e protetto. Chi vi abiterà, ne sarà custode e guardiano. Difenderlo e mantenerlo incontaminato sarà sua responsabilità. Come dovrebbe essere per ogni cosa che riceviamo in dono. Dobbiamo preservarlo perché è un rifugio prezioso, perché saranno sempre meno i luoghi incontaminati e saranno sempre di più le persone che li cercheranno.